venerdì 28 settembre 2012

Obesità associata a rischio di diabete

Obesita' e comportamenti sedentari si confermano fattori principali tra quelli associati al rischio
di diabete. E' quanto emerge da un focus dell'Istat sul diabete in Italia, relativo a dati che vanno dal 2000 al 2011 e diffuso il 24/09/2012.
Infatti, se complessivamente nella popolazione adulta (di 18 anni e piu') la prevalenza di diabete e' pari al 5,8%, tra gli adulti obesi la quota raggiunge il 15,2%, in crescita di cinque punti rispetto al 2001. Tale quota cresce all'aumentare dell'eta' fino a raggiungere il 29,9% tra gli anziani di 75 anni e piu', anche in questo caso in crescita, rispetto al 2001, di otto punti.
Un'attenzione particolare merita il problema dell'obesita' infantile, essendo documentata la sua valenza predittiva rispetto all'eccesso di peso nell'eta' adulta. Nel 2010, piu' di un ragazzo (6-17 anni) su quattro (26,2%) e' obeso o in sovrappeso, proporzione analoga a quanto rilevato nel 2000; a partire dall'eta' di 10 anni il fenomeno inizia ad essere piu' frequente nei maschi che nelle femmine.
Le percentuali dei ragazzi in sovrappeso o obesi aumenta passando dal Nord al Sud del paese con percentuali  particolarmente elevate in Campania (36,6%) e in Sicilia (31,7%).
Considerando tutta la popolazione di 45 anni e piu', al crescere dell'eta' aumenta il rischio di essere affetto da diabete (sopra i 65 anni e' 4 volte piu' elevato rispetto alla classe di eta' 45-54 anni). Nelle donne è complessivamente piu' basso di oltre il 15% rispetto agli uomini. L'obesita' triplica il rischio, rispetto ai normopeso, mentre un titolo di studio basso rispetto a un diploma o una laurea lo aumenta di 1,7 volte. Lo stesso vale per l'inattivita' fisica, che lo fa aumentare del 35% rispetto a chi pratica regolare attivita'; per chi risiede al Sud, infine, il rischio aumenta del 50% rispetto ai residenti al Nord.

Fonte: ASCA

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