Niente tv prima dei tre anni. Ne va della salute dei bambini. A 
consigliare moderazione è lo psicologo britannico Aric Sigman, che nel 
suo studio pubblicato sul giornale scientifico Archives Of Disease In 
Childhood ha anche consigliato di ridurre drasticamente le ore passate 
davanti al piccolo schermo per i bambini oltre i tre anni.  Tra le 
conseguenze più rilevanti per la 'tossicodipendenza' da schermo c'è 
l'obesità. Un bambino nato oggi in Gran Bretagna, infatti, a sette anni 
avrà passato un intero anno appiccicato alla tv e avrà passato più tempo
 a guardare i programmi che ore spese a scuola. Risultato: oltre 
all'obesità i bimbi di oggi rischiano problemi cardiovascolari e diabete
 di tipo 2. Ma il colpevole non è solo la vecchia tv. Tra tablet, 
smartphone e computer ogni bambino oggi rischia l'esposizione in media a
 ben cinque schermi, grandi o piccoli, in ogni casa. "Ridurre il tempo 
passato davanti agli schermi e ritardare l'età d'inizio può produrre 
vantaggi significativi per la loro salute e il loro benessere", scrive 
il professor Sigman. "Se da una parte molti interrogativi devono ancora 
essere risolti riguardo la precisa natura dell'associazione tra il tempo
 passato davanti a uno schermo e le conseguenze, un crescente numero di 
studi suggerisce la stessa cosa: ridurre il tempo di esposizione".
Fonte: Ansa

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