Candidosi Vulvovaginale
La candidosi vulvovaginale colpisce attualmente 3 donne su 4, causa fastidiose irritazioni vaginali e si cura con farmaci e cure specifiche: è un’infezione vulvo-vaginale molto temuta dalla popolazione femminile. È un fungo che fa parte della flora batterica vaginale. Se si altera il suo ambiente, si moltiplica e scatena l’infezione: è la Candida Albicans, nemico numero uno delle parti intime femminili, perché causa fastidiosi pruriti e imbarazzanti perdite bianche. Diversi fattori possono predisporre all’insorgenza di una candidosi vaginale sintomatica o asintomatica: il diabete mellito, l’uso di cortisone e di estroprogestinici, le malattie del sistema immunitario. La gravidanza è il periodo clou, soprattutto verso il termine della gestazione. Pericolose anche le terapie antibiotiche: l’antibiotico riduce i batteri presenti nell’ambiente vaginale, cioè la flora microbica saprofita
(“buona”) normalmente presente che è in grado di offrire protezione contro l’attacco di funghi e batteri.
Quale programma coadiuvante consigliabile anche a persone già sotto controllo medico e/o già in cura, si consigliano (durata 3 mesi):
Aloe Berry Nectar – art. 34
40 ml al mattino a digiuno
40 ml prima di pranzo
40 ml prima di cena
(Dopo l’aloe si consiglia di bere sempre un bicchiere abbondante di acqua)
Forever Artic Sea – art. 376
4 capsule al giorno durante i pasti (2 a pranzo e 2 a cena)
Garlic Thyme – art. 65
3/4 capsule al giorno
Articolo tratto da Informativa Scientifica del dr. Maurizio Mariscoli Consulente industriale per il Farmaco, Procuratore presso il Ministero della Salute per Farmaci, Cosmetici, Dispositivi medici, Integratori alimentari e Veterinaria.
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